Le fortezze sull’isola di Sant’Andrea costituirono per secoli il baluardo dell’occidente innanzi all’espansionismo ottomano. Il pericolo turco fu, esplicitamente, alla base della regia decisione di fortificare adeguatamente Brindisi. Mentre i turchi erano ancora asserragliati in Otranto, nel febbraio del 1481 Ferrante d’Aragona dispose l’avvio dei lavori per la costruzione di una fortezza a guardia del porto di Brindisi. Nel 1485 Alfonso, duca di Calabria, trasformò il torrione di Ferrante in un vero e proprio castello. fu allora deciso l’isolamento della rocca col taglio dello scoglio e l’apertura di un canale. Il castello detto anche Castello rosso per il colore che assumono al tramonto i conci di carparo con cui è costruito, è un capolavoro di architettura da difesa : la forma trapezoidale e le spesse mura lo hanno reso per anni inespugnabile. Nel 1558 si avviò la costruzione del Forte che si protrarrà per circa quarantasei anni con l’intervento di alcuni fra i più celebri architetti militari del tempo. Il canale aragonese si trasformò in una tranquilla darsena di collegamento fra nuova e antica struttura.